Esperienze

Massimo: Mi sono avvicinato alla pratica dell'Ashtanga circa un anno dopo aver frequentato un corso di meditazione condotto da Daniele. Non conosco gli altri tipi di Yoga, ma frequentando le lezioni di Ashtanga ho avuto la sensazione di aver trovato 'casa' e forse proprio per questo ne sono stato attratto fortemente. Inizialmente avevo una motivazione puramente estetica e il mio obiettivo principale era eseguire sempre nuove asana. Successivamente ho iniziato poco a poco a capire, grazie ai rimandi di Daniele, cosa fosse realmente la pratica. 

L' Ashtanga, con la sua struttura ben precisa, ti aiuta a intraprendere un vero e proprio viaggio dentro di te: ti porta ad affrontare (e soffermarti, osservandoli) i tuoi aspetti psichici e i limiti fisici che emergono praticando. Direi che la bellezza dell'Ashtanga sta proprio nel darti i mezzi per scavare dentro te stesso, facendo e dimostrando sempre meno: è una disciplina da coraggiosi. I benefici che ne ho tratto sono stati immensi, ma guadagnati con fatica, grazie ad un'assidua pratica quotidiana. L' Ashtanga non ha assolutamente 'appiattito' né indirizzato il mio essere verso uno stato d'animo più pacato e sereno, ma mi ha sicuramente reso più consapevole di quello che mi accade interiormente. I problemi fisici, come il mal di schiena, se ne sono andati lentamente, ma in modo definitivo e sono sempre coincisi con il dissolversi di problematiche personali riguardanti la sfera psichica privata.

Francesca: L'Ashtanga mi ha insegnato a sentire come sto e cosa mi fa bene. Quando pratico, il sudore, il respiro, il movimento annullano tutto il resto, e divento tutt'uno con il mio corpo. E non ci sono scuse né imbrogli: il tappetino è uno specchio che restituisce un'immagine fedele e impietosa di quello che ho investito - o non ho investito - in me stessa. Giorno dopo giorno, senza quasi rendermene conto, ho eliminato cattive abitudini, sforzi superflui, impegni che prendevo senza un reale interesse. Ho canalizzato l'energia in ciò che mi fa stare bene. Praticare Ashtanga mi aiuta a essere felice, sul tappetino come fuori.

'Yoga at home, Yoga is my home' di Ashtanga Yoga Livorno è un'idea nata con alcuni allievi e amici delle associazioni YogaPoint Livorno e Gymnasium Collesalvetti durante la quarantena di primavera 2020: una condivisione della disciplina individuale che ognuno di noi ha rinforzato con la pratica a casa propria, come anche la fiducia in questa meravigliosa via unitiva che è l'Ashtanga Yoga. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato al montaggio di questo video, realizzato splendidamente dall'amico filmmaker e documentarista Federico Cammarata. 

Linda: Avvicinarmi alla disciplina dello Yoga è stata per me una scelta quasi casuale, ma posso dire che oggi rappresenta una scelta di vita, un cammino potenzialmente infinito alla scoperta di me stessa.

Nello specifico, praticare Ashtanga Yoga mi sta insegnando che i limiti personali sono solo quelli che ci pone di fronte la nostra mente, legata indissolubilmente al corpo. Talvolta è una disciplina che percepisco complicata, che ti pone di fronte a molti ostacoli, mi ricorda in ogni momento che niente si ottiene senza impegno e sforzo, e ancor prima senza un obiettivo. Inoltre mi fa apprezzare che è necessario coltivare pazienza e gentilezza. Ad un livello piu esterno rilassa sia il corpo che la mente e, oltre a rendere il fisico piu forte, tonico e flessibile, stimola a prendersi più cura di sé, della propria alimentazione, dello stile di vita e del proprio spirito. Infine, praticare Ashtanga Yoga nella shala genera un calore e un'energia incredibili, che non riesco a percepire praticando da sola.

Anastasia: Prima di trasferirmi a Livorno, ho praticato l'Ashtanga per più di quattro anni a Milano. Le posizioni le sapevo fare, la sequenza la conoscevo bene. Diciamo che cercavo semplicemente un luogo dove poter portare avanti la mia pratica. Non avevo grandi pretese e non cercavo niente di particolare. E invece, ho trovato un vero tesoro. Daniele approccia l'Ashtanga Yoga secondo il metodo tradizionale, modo che a me era totalmente sconosciuto. Inizialmente mi faceva un pò strano interrompere la sequenza e lavorare sui miei limiti, ovvero sulle posizioni che non riuscivo a chiudere bene. Ma dopo otto mesi mi sono resa conto che questo mi ha permesso di crescere e di avere la pratica più fluida. Si, è buffo, ma è proprio interrompendola che la fai diventare più fluida. Con questo approccio all'Ashtanga, sono andata oltre i miei limiti fisici e mentali: seppur esegua le stesse cose, ripeta gli stessi errori, dopo un pò mi sono resa conto di essere diversa. 

Ringrazio gli allievi che, tramite i loro contributi, hanno partecipato alla realizzazione di questo video. Ho voluto mostrare quello che è il mio credo: per me lo Yoga è un atteggiamento da coltivare in tutti gli ambiti della vita. Infatti non riguarda solo la pratica sul tappetino, benché ne sia un aspetto centrale, ma è necessario portarne la consapevolezza nelle relazioni, nello studio, nel lavoro, nella cura domestica, insomma in tutto ciò che riguarda la nostra vita quotidiana. Spero di essere riuscito nell'intento di trasmettervi queste energie. Buona visione.