Attività

Le attività che propongo sono alla portata di tutti: ognuno ha la possibilità di studiare e praticare l'Ashtanga Yoga secondo il tempo che può dedicargli, il proprio livello di preparazione fisica o l'eventuale conoscenza stessa di questa disciplina. La mia filosofia è: chi vuole lavorare non ha alibi per non farlo. Quindi ciò che conta è la propria motivazione e fiducia in un percorso, sicuramente esigente ma anche dalle potenzialità ampie, profonde e, spesso, sorprendenti. Sarete accompagnati piano piano nei vostri progressi, aggiustati nella postura, consigliati nella tecnica opportuna, in una relazione quasi individuale con l'insegnante che è sempre a disposizione per stimolarvi e accogliervi nella pratica. Quindi non si deve fare altro che stendere il proprio tappetino e... iniziare con il primo 'Saluto al Sole'.

Nel mio insegnamento propongo tre approcci alla pratica che si integrano a vicenda in modo tale che, nel tempo, l'allievo abbia una visione ampia e profonda del lavoro e, soprattutto, possa diventare gradulamente autonomo in tutta sicurezza: i corsi, gli workshops e gli intensivi.

Corsi

Il grosso dello studio viene svolto con la frequenza dei corsi settimanali tramite le lezioni, dove è possibile studiare le fondamenta dell'Ashtanga Yoga come anche le classi Mysore, per coloro che conoscono già la sequenza su cui stanno lavorando. 

Nelle lezioni cerco di curare le basi della disciplina: la tecnica per diminuire il rischio di infortuni e beneficiare al meglio della pratica, il giusto ritmo da tenere durante il vinyasa (la relazione tra il respiro e il movimento), l'importanza della connessione con la muscolatura profonda del basso addome, sia per la flessibilità che per la forza, richiesta durante la sequenza delle asana. Insomma l'importante in questo contesto è trasmettere l'abc e permettere a tutti gradualmente di poter diventare autonomi. In una fase successiva delle lezioni, si sperimenta la guida con il conteggio tradizionale, in modo tale che l'allievo si cali nel ritmo della 'prima serie' e ne apprezzi le connessioni con tutti gli aspetti curati in precedenza. 

Il Mysore o 'Mysore style' deriva dal nome della città, Mysore, situata nel Sud dell'India dove si pratica Ashtanga Yoga. E' un modo particolare di praticare, forse tipico proprio di questo sistema. In una classe Mysore l'insegnante è presenteinsieme agli allievi, ma ciascuno esegue la propria serie individualmente. L'allievo viene aiutato con aggiustamenti allineando la postura e modificandola se necessario, eventualmente aggiungendo nuove asana quando quella precedente è stabile e confortevole o gli vengono dati suggerimenti tecnici specifici per la sua situazione specifica. Le asana vengono praticate in una progressione ben precisa, dove non è possibil saltare quelle che risultano più difficili, essendo collegate tra di loro a tutti i livelli. Nel Mysore style si stabilisce un rapporto di fiducia tra studente e insegnante che aiuta la crescita di entrambi.

Workshops

Periodicamente propongo workshops di approfondimento su tematiche specifiche, in modo tale da focalizzare l'insegnamento su aspetti tecnici e di approccio alla pratica che nei corsi settimanali non è possibile affrontare. Posso trattare il lavoro sulle posizioni di equilibrio sulle mani o arm balances, le estensioni all'indietro della schiena o back bendings, le flessioni in avanti, la ricerca della flessibilità come della forza e, soprattutto, far apprezzare quel filo conduttore che riunisce tutti questi aspetti. Infatti la pratica è unica e, nel movimento come nella stabilità, il corpo risponde alle stesse logiche, permettendoci di entrare in uno stato meditativo, vero scopo di una pratica che mette la consapevolezza al suo centro. Generalmente gli workshops e le lezioni settimanali sono in sinergia gli uni con le altre così l'allievo, nel tempo, ha una visione d'insieme e profonda del lavoro che entrerà a far parte del suo bagaglio, all'interno di quel meraviglioso mondo che è lo Yoga. 

Intensivi

Negli intensivi mi avvalgo anche della collaborazione di insegnanti e amici esterni al nostro Centro, in modo tale che l'allievo possa cimentarsi con altri tipi di approcci all'Ashtanga Yoga, così da avere rimandi ulteriori anche da un altro professionista che possa fargli da specchio o, addirittura, studiare un'altra disciplina che possa integrare, migliorare e ampliare la propria pratica.

Negli intensivi si lavora, e molto. Lo scopo è quello di entrare in una determinata atmosfera di 'sforzo consapevole' in cui lo studente si porta dietro il proprio bagaglio appreso durante le lezioni e gli workshops, ma in un'ottica più ampia, in cui si mette in discussione a tutti i livelli, partendo da quello tecnico fino a metttere alla prova il proprio Ego, cioè il carattere e il temperamento. Qui si comincia ad entrare in quella che io chiamo 'formazione di sé', in cui il ruolo dell'insegnante è quello di far emergere le risorse dello studente e fargliele riconoscere. Si entra in un paradosso: lo studente si sente più solo con se stesso, ma contemporaneamente più in intimità con l'insegnante. Si assapora il valore reale del percorso di crescita che propongo di cui l'Ashtanga Yoga ne è un mezzo infinito.

Negli anni oltre al lavoro che ho condotto personalmente, collaboro anche periodicamente con l'amica e ottima insegnante Rosa Tagliafierro di Ashtanga Yoga Italia assistente di David Robson nei suoi intensivi a Purple Valley presso Goa in India e autorizzata KPJAYI.

In un'ottica formativa e di lavoro che esula dagli aspetti strettamente tecnici, ritengo fondamentale cimentarsi anche con altre discipline che possano integrare, migliorare e ampliare la propria pratica. Ecco perché negli anni i miei allievi hanno avuto la fortuna di lavorare anche con insegnanti di altri metodi. Un esempio è il lavoro svolto con Anthony Heinl della Evolution Dance Theater, ex ballerino dei Momix e assistente di Moses Pendleton.